domenica 11 novembre 2012

六 {Articolo numero 6}

Miei cari lettori del DIYgest, anche quest'anno il Lucca C&G è venuto e passato e, perciò, eccomi qui a scrivere un articolo a riguardo.
Per prima cosa mi sento in dovere (ma ho anche il piacere) di riportare il costante impegno degli organizzatori di questa favolosa manifestazione nel mantenere gli standard fissati negli anni precedenti e moltiplicare di volta in volta spazi, offerte e possibilità.
Sono oramai 5 anni che sono presente al Lucca Comics and Games e, devo dire, ogni volta lo aspetto con più impazienza e me ne vado sempre più a malincuore.
Un altro trend positivo che si sta confermando anno dopo anno è quello di diversificare maggiormente gli spazi e le offerte, in modo da permettere alle persone di indirizzarsi direttamente verso ciò che più interessa loro anziché congestionarsi tutti nello stesso padiglione. Per citare un esempio che mi è particolarmente caro: il Japan Palace, un palazzo di due piani completamente dedicato a gadget, occorrente per cosplayer e (importantissimo!) informazioni per corsi di studio di lingua giapponese, disegno manga e viaggi-studio (ma non solo) in Giappone. Da notare che, in questo spazio fantastico, non figurano quasi per nulla i fumetti, che invece si trovano nei padiglioni “in centro”, permettendo così alle persone (come me) interessate ad una cosa (nel mio caso: i gadget) ma non all'altra (i fumetti) di andare direttamente dove le porta il cuore (e il portafogli) senza ingombrare inutilmente gli stand dove sanno già che non faranno acquisti.
Quest'anno si sono moltiplicati anche i supporti informatici per meglio orientarsi all'interno della Fiera, con l'app per iPhone e Android completa di programma, news, mappe e, parallelamente, l'ulteriore app con informazioni sui prezzi del cibo nei vari locali del centro di Lucca (ideale per chi vuole riempirsi lo stomaco senza dover scegliere tra la cena e un'action figure a lungo agognata).
Crescono anche le collaborazioni internazionali! Dopo la toccata e fuga (non troppo pubblicizzata) dei “Gemelli Weasley” l'anno scorso, quest'anno è stato gradito e desiderato ospite Obata sensei (il creatore di Death Note! NdA) e in molti hanno fatto la fila e si sono lasciati perquisire e privare di macchine fotografiche (era interdetto fotografarlo!) per potersi incontrare con lui e fargli qualche domanda tramite il traduttore.
Altri ospiti importanti? Il duo pop-R&B MAY's che ha regalato un breve (neppure un'ora) ma intenso concerto in collaborazione con la Mente di Tetsuya (band italiana entusiasta ed emozionata quanto noi spettatori). Il concerto si è concluso con una canzone (Brave Heart) sul coraggio del popolo giapponese e degli amici internazionali nell'affrontare la tragedia dello tsunami dell'anno scorso ed è stato seguito da una breve sessione di autografi aperta a tutti.
Speciale anche l'attenzione di quest'anno per il fenomeno letterario e televisivo di Game of Thrones, con un'area dedicata alla rievocazione della corte di King's Landing, tornei aperti al pubblico e la possibilità (sfruttatissima) di fotografare se stessi sul mitico Trono di Spade.

E i cosplay?
Quest'anno sono rimasta positivamente colpita dall'altissimo livello di molti costumi, sia tra quelli che hanno sfilato nella competizione sia tra quelli che, più timidamente, hanno fatto delle strade della città la loro passerella e si sono lasciati fotografare da chi li incontrava.
Approfittando del fatto che nel 2012 non ci sia stato un anime che si è imposto più degli altri sul pubblico, molti hanno rispolverato vecchie glorie di ogni genere (da Ranma ½ al Signore degli Anelli, dai Puffi a Evangelion).
Grande anche la partecipazione in costume dei più piccoli, con un'autentica scolaresca al primo anno di Harry Potter (accompagnati da McGranitt e Piton) che ha sfilato sul palco il 3 novembre tra gli applausi dei presenti (e io ero una delle più esaltate).

In realtà, nonostante sia stato registrato il record assoluto di presenze (si parla di 180mila persone), questo è stato forse un Lucca C&G meno frizzante di altri (complice il tempo che è stato clemente ma non proprio generoso).
Ma, al di là dell'umore generale o delle esperienze personali, la cosa che ritengo fondamentale sia che la manifestazioni continui a fornire sempre più possibilità e sempre più esperienze.
Quest'anno il motto era stato “Vogliamo offrirvi così tanto che andrete a casa scontenti perché non avete potuto fare tutto” e, a mio parare, le aspettative a riguardo non sono state affatto disattese.

Speriamo nell'anno prossimo, a questo punto, e intanto godiamoci le (più modeste, ma divertenti) Fiere Fumetto sparse per tutta Italia, grazie all'instancabile lavoro della BHC per organizzare eventi divertenti e trascinare anche i cosplayer più pantofolai fuori di casa.
Un saluto e un bacio,
Cecilia

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